Sparta era una delle più grandi e influenti polis della Grecia antica, sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al XII secolo a.C.. Sulla sua storia spesso è complicato distinguere tra realtà e leggenda, essa infatti possedeva una cultura così peculiare che molte delle fonti storiche rimasero influenzate dal suo mito e le loro testimonianze non sono talvolta completamente affidabili. Tale aura leggendaria era alimentata dalla stessa Sparta e dal suo formidabile esercitoche contribuì a tramandare quello che gli storici chiamano miraggio spartano. parta, come tutte le poleis greche, sin dal principio fu una monarchia, con la particolarità di avere due re (diarchia), appartenenti a due distinte dinastie. Secondo la leggenda, il legislatore Licurgo, conservando l'istituto monarchico, introdusse le altre forme caratteristiche della costituzione spartana. Per Aristotele, Sparta era la più democratica delle città greche, in quanto quella che spesso viene definita l'oligarchia che governava la città, era formata in realtà da tutti i cittadini, ossia gli Spartiati, cioè i discendenti dei Dori che occuparono la Laconia e sottomisero i Messeni.
L' Apella era l'assemblea di tutti gli spartiati che avevano compiuto trent'anni. Si riuniva una volta al mese, eleggeva gli efori e i membri della gherusia, approvandone o respingendone le proposte. La Gherusia, che era composta dai due re ed altri 28 componenti, eletti a vita tra gli spartiati di almeno sessant'anni, curava i rapporti con gli altri Stati, stipulava i trattati e faceva le leggi. Gli Efori erano cinque e controllavano l'applicazione delle leggi, il comportamento dei cittadini, l'amministrazione della giustizia e l'operato dei Re-sacerdoti.Nel tempo le attribuzioni dell'apella (alla quale anticamente competeva anche l'iniziativa legislativa) furono sempre più limitate a favore della gherusia e il controllo da parte degli efori privò i re di molto del loro potere. Tra la fine del VI e l'inizio del V secolo a.C. Sparta ottenne l'incontrastata egemonia nel Peloponneso e, sviluppando un'attiva politica estera sostenuta da interventi militari, pose la sua candidatura a città guida di tutto il mondo greco. Il principale artefice di questi sviluppi fu Cleomene I, re di Sparta approssimativamente dal 520 a.C. al 490 a.C. L'egemonia nel Peloponneso, conquistata grazie a nuove guerre vittoriose controArgo (fino alla sua disastrosa e definitiva sconfitta nella battaglia di Sepeia nel 494 a.C.) fu esercitata con lo strumento che gli storici moderni hanno chiamato lega peloponnesiaca. Si trattava in realtà di una serie di trattati bilaterali tra Sparta e ciascuna delle altre città che si impegnavano ad avere "gli stessi amici e nemici dei Lacedemoni", garantendo così non solo il loro appoggio alle imprese militari esterne decise unilateralmente da Sparta, ma anche aiuto nel caso di rivolte degli iloti. All'esterno del Peloponneso Cleomene distinse nettamente tra la Grecia continentale, che considerava potenziale sfera d'influenza di Sparta, e il resto del mondo greco, che considerava troppo lontano perché interventi militari spartani fossero consigliabili; rifiutò ad esempio di intervenire a Samo e nelle colonie ioniche dell' Asia minore, nonostante pressanti richieste. I ripetuti interventi spartani nella politica ateniese finirono nell'insuccesso. In un primo momento Sparta dette un contributo essenziale alla cacciata del tiranno Ippia nel 510 a.C.Successivamente però, quando Cleomene cercò di usare le forze degli alleati peloponnesiaci per instaurare la tirannide di Isagora e quando, deluso dalla sconfitta di Isagora ad opera diClistene, tentò di riportare al potere Ippia, fu abbandonato sia dagli alleati che dal coreggente Demarato, provocando il primo importante scacco della politica spartana. Sparta non partecipò alla Prima guerra persiana: nel 490 a.C. rispose positivamente alla richiesta di aiuto da parte di Atene, ma adducendo motivi religiosi (alcuni storici sostengono che le forze spartane erano impegnate nella repressione di una rivolta di Iloti) ritardò la partenza dell'esercito, che non fece in tempo a partecipare alla battaglia di Maratona. Il contributo di Sparta alla Seconda guerra persiana, nella quale assunse il comando delle operazioni, fu invece fondamentale e rafforzò la sua candidatura a stato guida del mondo greco. Il sacrificio dei trecento spartani al comando di Leonida alle Termopili nel 480 a.C., anche se non fu determinante dal punto di vista militare, rimase nell'immaginario collettivo greco come esempio di abnegazione ed eroismo. La squadra navale condotta da Euribiade dette un importante contributo alla vittoria di Salamina e fu il generale spartano Pausania a comandare le forze greche nella battaglia di Platea del 479 a.C., che concluse la guerra a favore dei Greci.
Taranto (Τάρας, Taras, in greco, Tàrdə in dialetto tarantino) è un comune italiano di 201 565 abitanti, capoluogo dell' omonima provincia, in Puglia. Antica colonia magnogreca, è il secondo comune della regione per popolazione, il primo del Salento, il sedicesimo nazionale ed è conosciuta come la "Città dei due mari" per la sua posizione geografica a cavallo di Mar Grande e Mar Piccolo, e la "Terra dei delfini" per lo storico insediamento di un gruppo di cetacei oltre gli isolotti di San Pietro e San Paolo. Taranto è anchecittà spartana essendo stata fondata dagli Spartani (Parteni) e risultando l'unica colonia di Sparta al di fuori del territorio della Grecia. Il clima è particolarmente dolce e le correnti fredde provenienti da nord mitigano l'aria calda proveniente dal Mediterraneo mentre le colline circostanti riescono spesso a bloccare le perturbazioni rigide garantendo un clima mite tutto l'anno. In città ha sede l'Arsenale marittimo della Marina e l' Ilva, maggior complesso industriale d'Europa per la lavorazione dell'acciaio.
La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento dello spartano Falanto e altri compatrioti, poiché figlio illegittimo di famiglie spartane, in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La tradizione vuole che Taranto venne fondata da Partheniai("figli delle vergini"), quei bambini nati dalle donne spartane durante l'assenza dei mariti impegnati nella guerra messenica. I Partheniai vennero esclusi dalla spartizione delle terre della Messenia e dovettero emigrare per fondare quella che rimane l'unica colonia spartana.
La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria tra le quali Pezza Petrosa, piccoli centri fortificati in posizione strategica. Taranto ha quindi origini antichissime. Durante il periodo ellenistico della colonizzazione greca sulle coste dell'Italia meridionale, la città fu tra le più importanti della Magna Grecia. In quel periodo, infatti, divenne una potenza economica militare e culturale, che diede i natali a filosofi, strateghi, scrittori e atleti, diventando anche sede della scuola pitagorica tarantina, la seconda più importante dopo quella di Metaponto. A partire dal 367 a.C., fu la città più potente tra quelle che costituirono la lega italiota. Nel 281 a.C. entrò in conflitto con Roma (guerra tarentina) insieme al suo alleato Pirro, Re dell'Epiro, ma capitolò definitivamente nel 272 a.C. Durante la seconda guerra punica, Taranto aprì le porte ad Annibale nel 212 a.C., ma fu punita tre anni dopo con la strage dei suoi cittadini e col saccheggio quando Fabio Massimo la riconquistò. Nel 125 a.C. vi fu dedotta una colonia romana (colonia neptunia), mentre nel 90 a.C. fu eretta a Municipium con la Lex municipii Tarentini. Nel periodo neroniano Taranto viene scelta come meta di stanziamento di una grande quantità di veterani di guerra che militarono in diverse legioni, tra cui la V Macedonica, la XII Fulminata e la IIII Scythica.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sparta
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Taranto
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