Πέμπτη 25 Αυγούστου 2016

Barlaam di Seminara o Calabro e Gregorio Palamas : La Teologia scholastica

Barlaam di Seminara, al secolo Bernardo Massari e detto anche Barlaam Calabro (Seminara, 1290 – Avignone, 1º giugno 1348), è stato un matematico, filosofo, vescovo cattolico, teologo e studioso della musica bizantino. Scrisse, anche, di aritmetica, musica e acustica. Fu uno dei più convinti fautori della riunificazione fra le Chiese d'oriente e occidente. È considerato insieme ai suoi due allievi Leonzio Pilato e Boccaccio uno dei padri dell' Umanesimo. Barlaam studiò e fu ordinato sacerdote nel Monastero greco ortodosso di S. Elia de Capasino (attuale Cubasina) in Galatro, Calabria, per poi lasciare la regione alla volta di Bisanzio (nel 1326 o 1327), dove completò la sua istruzione. Pare che il suo successo come filosofo (un suo trattato sull'etica stoica è preservato) fu ragione di gelosia da parte dell'umanista bizantino Niceforo Gregorio. Nel 1333, nell'ambito delle trattative per la riunificazione tra le due Chiese di Oriente e di Occidente, a Barlaam venne affidata la difesa le ragioni greche; in tale occasione sviluppò le sue critiche verso l' esicasmo e a sottolineare la differenza di valore tra la teologia scolastica la contemplazione mistica. Barlaam fu protagonista di una violenta polemica contro i metodi ascetici e mistici di alcuni monaci dell'Athos e del loro sostenitore Gregorio Palamas. Il dibattito divenne sempre più acceso fino a culminare in un concilio generale nel 1341 alla fine del quale Barlaam venne costretto a sospendere ogni futuro attacco verso l'esicasmo. Nel 1339 fu inviato dall'imperatore Andronico III Paleologo in missione diplomatica a Napoli, Avignone e Parigi per sollecitare le corti europee ad una crociata contro i turchi. In quell' occasione costruì delle relazioni e una rete di amicizie su cui poté fare conto quando, in seguito alla decisione conciliare, decise di lasciare Bisanzio ed aderire alla Chiesa d'Occidente. Nel 1342 ad Avignone conobbe Francesco Petrarca, a cui iniziò ad insegnare il greco. Il Petrarca si adoperò per fargli assegnare la diocesi di Gerace, così Barlaam fu nominato vescovo di Gerace da papa Clemente VI il 2 ottobre dello stesso 1342. La bolla relativa alla sua elezione al vescovato di Gerace riporta: "Monachus monasteri Sancti Heliae de Capasino Ordinis Sancti Basilii Militensis Diocesis, in sacerdotio constitutum". Barlaam fu maestro di greco e latino di Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio che diede un importante contributo, attraverso la riscoperta dei testi greci, anche a tutto ciò che non molto tempo dopo svilupperà il movimento umanista. È proprio l'umanista Giannozzo Manetti il primo a menzionare Barlaam nella sua biografia del Petrarca. Nel 1346 Barlaam venne inviato in missione diplomatica dal Papa in un rinnovato tentativo ecumenico. Data la grande influenza di Palamas il tentativo, ancora una volta, si risolse in un insuccesso. Fece ritorno ad Avignone dove morì il 1º giugno 1348.
Gregorio Palamas, Γρηγόριος Παλαμάς (1296 – 1359), è stato un monaco e arcivescovo ortodosso bizantino. Monaco del Monte Athos, teologo e mistico, divenne Arcivescovo di Tessalonica. È conosciuto come un eminente esponente della teologia esicasta e alcune delle sue opere sono raccolte nella Filocalia. Venerato come santo dalla Chiesa ortodossa (nella cui liturgia la seconda domenica di Quaresima è appunto chiamata Domenica di Gregorio Palamas), è commemorato liturgicamente nella Chiesa Cattolica Melkita e nelle Chiese Cattoliche Orientali di rito bizantino in comunione con Roma. La sua festa cade il 14 novembre.
Di nobili origini, il padre Costantino era membro della corte bizantina e senatore. Il padre, su esempio monastico, praticava la preghiera esicasta anche nel corso del proprio lavoro. Purtroppo egli morì assai presto: quando Gregorio aveva appena sette anni. Gregorio, pur in tenera età, fu avvicinato dai genitori all'ambiente monastico, a maestri e padri spirituali e questa sua prima formazione pose le basi per tutta la sua vita futura. Fu avviato agli studi di retorica e filosofia presso il filosofo Teodoro Metochita con ottimi risultati che gli aprivano una sicura carriera nell'amministrazione imperiale. Tuttavia, egli sentiva che la sua vita poteva trovare una pienezza adeguata a quanto cercava solo in ambiente monastico e, verso il 1316, decise di abbandonare il secolo risolvendo in un modo tutto medioevale e bizantino gli ostacoli familiari che gli si presentavano: propose alla madre, alle due sorelle, ai due fratelli e alla servitù di entrare in monastero. Così, si ritirò sul Monte Athos ed ebbe come primo maestro spirituale Theolepto (1250-1324/25) che in seguito fu metropolita di Filadelfia. Fu molto influenzato da questo maestro che lo introdusse alla pratica della Preghiera del Cuore. Oramai Gregorio Ventenne si spostò presso un monastero del monte Papikion in Macedonia, dove visse come monaco. In quei luoghi esisteva una comunità monastica di messaliani con cui ebbe contatti e dove riuscì a convertire alcuni di loro. Nel 1317, assieme a due suoi fratelli, ritornò sulla "Santa Montagna", da prima sotto la guida dell'anacoreta esicasta Nicodemo, poi presso la Grande Lavra, in seguito presso la comunità eremitica chiamata Glossia, dove si trovavano Gregorio Sinaita e Callisto, quest'ultimo diverrà in seguito patriarca di Costantinopoli. Nel 1325 abbandonò la penisola atonita a causa delle razzie dei pirati. Egli avrebbe voluto trasferirsi a Gerusalemme ma il suo viaggio finì a Tessalonica, dove nel 1326 venne ordinato sacerdote. Dopo vari trasferimenti in monasteri greci nel 1331 tornò al Monte Athos, nella skiti di San Sabba, presso la Grande Lavra. Qui scrisse la sua prima opera. Fu per un breve periodo igumeno del monastero di Esphigmenou, che ai tempi contava una comunità di duecento monaci. Nel 1335 mentre si accendeva la "controversia esicasta" con Barlaam di Calabria tornò alla skiti di San Sabba. Nel 1342 durante un viaggio a Costantinopoli venne arrestato e sottoposto a un processo, in cui venne condannato per i suoi scritti. Rimase nelle prigioni imperiali per quattro anni. Durante la prigionia scrisse molte delle sue opere.
Nel 1347 venne convocato un sinodo dall'imperatrice Anna, in cui le idee di Barlaam e di altri filosofi vennero condannate, mentre Gregorio venne riabilitato. In quello stesso anno Gregorio venne consacrato metropolita di Tessalonica. Riuscì a insediarsi nella città di Tessalonica solo alla fine del 1350 o agli inizi dell'anno successivo dopo che terminarono i moti insurrezionali fomentati dagli zeloti di Tessalonica, una specie di partito indipendentista del tempo nelle cui file militavano pure monaci. La polemica attorno alle teorie del filosofo non si spense e nel 1351 venne indetto un altro sinodo che riaffermò l'ortodossia delle idee palamite. La Chiesa bizantina, a partire dal 1352, incluse nel Synodikon le espressioni teologiche palamite. In seguito fu fatto prigioniero per un anno dai turchi e, su pagamento di un riscatto pagato dai serbi, venne rilasciato. Nel 1355 fece ritorno a Tessalonica, dove rimase fino alla morte. Venne sepolto nella cattedrale della città. Alla sua canonizzazione nel 1368 il corpo venne traslato nella chiesa a lui dedicata. Oggi il corpo, continuamente venerato, si conserva nella chiesa "san Gregorio Palamas", vicino agli uffici della Metropoli di Tessalonica.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Barlaam_di_Seminara
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gregorio_Palamas

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