Castrignano de' Greci (o Castrignano dei Greci, Kastrignàna o Kascignàna, Cascignanu o Casṭṛignanu) è un comune italiano di 4.062 abitantindella provincia di Lecce in Puglia. Il territorio del comune di Castrignano de' Greci, che si estende nella parte centrale della provincia di Lecce per 9,52 km², è totalmente pianeggiante. È situato sul calcare magnesifero che si addossa sul calcare compatto nella parte nord-orientale del suo territorio. Il nucleo urbano è posizionato a 90 m s.l.m.; dista 26,3 km dal capoluogo, 18 km da Otranto e 34 km da Gallipoli. La morfologia pianeggiante del territorio e il clima mite favoriscono la coltivazione di piante tipiche dell'area mediterranea. Il centro è circondato da terre coltivate con alberi di ulivo, fichi, mandorli e vigneti. Confina a nord con il comune di Martano, a est con il comune di Carpignano Salentino, a sud con i comuni di Cannole, Bagnolo del Salento, Cursi e Melpignano, a ovest con il comune di Corigliano d'Otranto. Dal punto di vista meteorologico Castrignano de' Greci rientra nel territorio del Salento orientale che presenta un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +24,7 °C. Le precipitazioni, frequenti in autunno ed in inverno, si attestano attorno ai 626 mm di pioggia/anno. La primavera e l'estate sono caratterizzate da lunghi periodi di siccità.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del Salento orientale sono influenzati fortemente dal vento attraverso correnti fredde di origine balcanica, oppure calde di origine africana. Il toponimo potrebbe derivare dalla parola latina castrum. Infatti, con la conquista romana della penisola salentina nel 487 d.C., i Romani insediarono un accampamento militare (Praesidium Castrinianum). Un'altra ipotesi, farebbe derivare il nome da Castrinius, il centurione romano al quale fu affidato il territorio. L'etimologia potrebbe anche ricondurre al vocabolo greco Κάστρον (Kástron) che significa castello.
Le origini di Castrignano de' Greci sono molto discusse e legate anche a leggende popolari. Secondo la tradizione, ripresa dallo storico Cosimo De Giorgi, la fondazione del paese è attribuita ai posteri dei Candioti di Minosse o dagli Ateniesi e Cretesi seguaci di Giapige. Secondo Domenico De Rossi la fondazione avvenne con la colonizzazione greca del Salento, durante il periodo della Magna Grecia. L'ipotesi più avvalorata è quella che i Romani, conquistata lapenisola salentina nel III secolo a.C., favoriti dalla presenza di acque, vi abbiano istituito un loro presidio militare ("Praesidium Castrinianum" oppure "Castrinius"). Tra il IX ed il X secolo, sotto il dominio dei bizantini che diffusero le loro leggi, le loro usanze e la loro lingua, Castrignano divenne un casale fortificato e fu costruito un castello. La lunga permanenza bizantina è ancora visibile in alcune usanze e soprattutto nella lingua locale, il griko. Castrignano conservò il rito religioso greco fino al 1614. Con i Normanni, il casale, divenuto parte della Contea di Lecce, venne donato da Tancredi d'Altavilla a Pietro Indrimi nel 1190. Nel corso dei secoli il feudo passò sotto il controllo di varie famiglie feudatarie come i Prato, gli Acaya, i Brayda, i Guarini, i Marescallo e infine fu di proprietà dei baroni Gualtieri che ne mantennero il possesso fino all' eversione della feudalità nel 1806.
Il castello, di origine medievale, fu riedificato nel XVI secolo per volere della famiglia Gualtieri, come ricorda l'epigrafe sopra il portale:NICOLAUS EX ANTIQUISS. FAMILIA DE GUALTERIIS F.F. A pianta rettangolare con base scarpata, si articola su due livelli divisi esternamente da un toro marcapiano. Nel Settecento è stato oggetto di numerosi rimaneggiamenti volti a ingentilirne il prospetto e il cortile interno. Il castello viene ricordato nelle fonti come eccellente strumento di difesa, con un fossato, ancora visibile nell' Ottocento, e le cannoniere strombatedisposte al piano terra per spazzare il lato a ovest e a sud. Verso est, un'epigrafe fu fatta apporre dal feudatario Giovanni Donato Prato per ammonire i nemici provenienti dal mare: 1618 FORTIS [...] INDOMITU (S). Sulla facciata troneggia un'altra iscrizione: PROCUL THAUMANTIA PROLES DULCIOR CUM PULVERE PALMA NE QUID INVITA MINERVA. (State lontano, figlie di Taumante; la palma della vittoria è più dolce con la polvere, affinché tu non faccia niente contro la volontà di Minerva). Interessanti sono i doccioni zoomorfi e quello bicefalo rivolto verso sud. All'interno si distingue il portale adornato da motivi floreali, angeli e mascheroni che dal piano terra, dove trovavano posto le scuderie, il forno e i magazzini, conduce al piano nobile.
A Castrignano de' Greci, comune della Grecìa Salentina, oltre al dialetto salentino, si parla il Griko. Il grecanico o griko (anche grico) è un dialetto (o gruppo di dialetti) di tipo neo-greco residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della Magna Grecia. I greci odierni chiamano la lingua Katoitaliótika ("Italiano meridionale"). La lingua, scritta in caratteri latini, presenta punti in comune con il neogreco e nel frattempo vocaboli che sono frutto di evidenti influenze leccesi o comunque neolatine.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Castrignano_de%27_Greci
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