Il Despotato d' Epiro fu uno degli Stati che nacquero dallo smembramento dell' Impero bizantino nel 1204 durante la quarta crociata. Esso reclamò il titolo di "erede" dello stesso Impero, come anche l' Impero di Nicea e l' Impero di Trebisonda. La regione storica dell' Epiro è generalmente considerata come estendersi dalla parte nord dei Monti Acrocerauni (Llogara in Albania), situata a sud della baia di Aulon (Valona), al golfo Ambraciano (golfo di Arta) in Grecia. Il confine settentrionale dell'antico Epiro è alternativamente dato dalla foce del fiume Aoos (o Vjosë), immediatamente a nord della baia di Valona. Il confine orientale dell'Epiro era definito dai monti Pindo, che formano la spina dorsale della Grecia continentale e separano l'Epiro dalla Macedonia e dalla Tessaglia. Ad ovest, si affaccia sul mar Ionio. In Albania, dove il concetto di Epiro non viene mai utilizzato in un contesto ufficiale, le prefetture di Argirocastro, Valona e Berat si estendono ben oltre i confini settentrionali e nord-orientali del classico Epiro. Dopo la morte di Niceforo l' influenza bizantina crebbe leggermente sotto Anna, cugina di Andronico II, che governò come reggente per il proprio figlio Tommaso. Nel 1306 essa si rivoltò contro Filippo in favore di Andronico; gli abitanti latini furono espulsi, ma fu costretta a restituire alcuni territori a Filippo. Nel 1312 questi smise di reclamare proprio l'Epiro ma pose piuttosto una rivendicazione sul defunto Impero latino. Anna riuscì a far sposare Tommaso con una figlia di Andronico, ma egli fu assassinato nel 1318 da Nicola Orsini, che ne sposò la vedova e prese il controllo dello Stato. Egli fu riconosciuto da Andronico, ma fu detronizzato nel 1323 da suo fratello Giovanni. Questi fu avvelenato nel 1335 da sua moglie Anna, che tenne la reggenza per suo figlio Niceforo II d' Epiro. Nel 1337 Andronico III, arrivato nella zona per supportare gli Arbereshe-Arvanites contro gli Ottomani, riconquistò tutto l'Epiro. Niceforo II si rifugiò in Italia, dove la vedova di Filippo di Taranto, Caterina di Valois, lo mise a capo di una rivolta in Epiro. La ribellione fallì, e gli fu fatta sposare Maria Cantacuzena, figlia di Giovanni VI Cantacuzeno. L' Impero cadde presto in una guerra civile tra Giovanni V Paleologo e Giovanni VI, e l'Epiro cadde nelle mani dei Serbi. Niceforo II riuscì a riconquistarlo nel 1356, aggiungendo all'impero la Tessaglia. Niceforo morì sedando una rivolta albanese nel 1359, e il Despotato fu reintegrato nell' Impero. Fu nuovamente perso nei decenni seguenti a favore della famiglia Tocco di Cefalonia, che in seguito dovette lasciarlo agli Ottomani. Il Despotato di Morea (Δεσποτᾶτον τοῦ Μορέως) o Despotato di Mistrà (Δεσποτᾶτον τοῦ Μυστρᾶ) fu una provincia dell' impero bizantino che esistette dal 1308 al 1453 e come stato autonomo dal 1453 al 1460. Il suo territorio variò in dimensioni durante i suoi centocinquant' anni di vita ma rimase per lo più circoscritto alla penisola del Peloponneso, all' epoca chiamata Morea. Questa provincia fu governata dagli eredi dell' imperatore bizantino ai quali venne dato il titolo di despoti. La sua capitale era la città fortificata di Mistra, a cinque chilometri di distanza dall'antica Sparta, Mistra divenne il più importante centro di cultura bizantino, e fu anche il secondo luogo di potere più importante dell'Impero bizantino.Il despotato di Morea fu posto fuori dal territorio franco del principato d' Acaia. Questo era fuori dal primitivo impero bizantino emerso dopo la quarta Crociata(1204). Nel 1259, Guglielmo II di Villehardouin perse la Battaglia di Pelagonia contro l' imperatore bizantino Michele VIII Paleologo e fu costretto, per riscattarsi, ad abbandonare la maggior parte della zona orientale di Morea e le sue fortezze poco prima costruite. Il territorio ceduto divenne il nucleo centrale del despotato di Morea. L ' imperatore Giovanni VI Cantacuzeno, riorganizzò il territorio nella metà del XIV secolo, cedendolo in appannaggio per il figlio Matteo. La dinastia concorrente dei Paleologi prese la Morea dopo la morte di Matteo nel 1380, con Teodoro I Paleologo, divenendo il nuovo despota di Morea nel 1383. Teodoro lo mantenne fino al 1407, consolidando il dominio di Bisanzio e stringendo accordi con i suoi vicini, particolarmente con il potente impero ottomano. Cercò anche di rinvigorire l'economia locale, invitando gli Arbereshe-Arvanites a stabilirsi nel territorio. Con il declino del potere latino sul Peloponneso, nel corso del XV secolo, il Despotato di Morea si espanse nell'intera penisola. Nel 1446, il sultano ottomano Murad II distrusse le difese bizantine sull' Istmo di Corinto, ossia le mura di Hexamilion. Il suo attacco aprì la penisola alle invasioni, tuttavia Murad II morì prima di poter sfruttare l'indebolimento del nemico. Il suo successore Maometto II conquistò la capitale bizantina Costantinopoli nel 1453 e sette anni più tardi invase il Despotato di Morea, l'ultimo frammento europeo dell'impero bizantino.
Gli arvaniti (Αρβανίτες, Arbëreshë) sono una popolazione greco di lingua arvanitica, antica variante dell' albanese del Epiro bizantina, e, prevalentemente, di religione cristiana ortodossa stanziata in diverse parti della Grecia. Comunità arvanite si trovano in Eubea, in Attica, in Achea, Corinthian, Argolida nel Peloponneso e in zone a nord della Grecia, Epiro, confinanti con l' Albania. Gli abitanti usano definirsi Arbëreshë o Arbërorë e non Shqipëtarë. Lo stanziamento di queste popolazioni di origine Epirote -bizantino in territorio greco moderno risale al XIII secolo e raggiunse il suo picco nel XIV secolo. Le cause di tali migrazioni non sono molto chiare e probabilmente furono insediati dai Bizantini e dai feudatari locali per ripopolare zone demograficamente depresse, come similmente accadde agli Arbëreshë nel sud Italia. L' arvanitico rappresenta un antico dialetto albanese, probabilmente molto simile a un proto-albanese comune, con forti influssi dalla lingua greca, appartenente al sottogruppo linguistico toskë e simile al dialetto degli arbëreshë italiani. Gli Arvaniti non hanno tuttavia ottenuto dallo stato greco lo status di minoranza linguistica riconosciuta come in Italia. Gli Arbëreshë (arbëreshët), ossia gli Arvanites Greci d' Italia, sono la minoranza etno-linguistica Arbereshe storicamente stanziata in Italia meridionale ed insulare. Provenienti dall' Epiro e dalle numerose comunità Arbereshe della Morea, Arvanites, oggi nell' odierna Grecia, si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla morte dell' eroe re Bizantino Giorgio Castriota e alla progressiva conquista dell' Grecia Bizantina e, in generale, di tutti i territori dell' Impero Bizantino da parte dei turchi-ottomani. La loro cultura è determinata da elementi caratterizzanti, che si rilevano nella lingua, nella religione, nei costumi, nelle tradizioni, negli usi, nell' arteiconografica, nella gastronomia, ancora oggi gelosamente conservate, con la consapevolezza di appartenere ad uno specifico gruppo etnico. Dopo più di cinque secoli in diaspora, la gran parte delle cinquanta comunità italo-albanesi conserva tuttora il rito bizantino. Esse fanno capo a due eparchie(Επαρχίες): quella di Lungro per gli Arbereshe dell' Italia continentale e quella di Piana degli Albanesi per gli Arbereshe dell' Italia insulare. Le sorelle eparchie, insieme al Monastero Esarchico di Grottaferrata gestito da monaci italo-albanesi, formano la Chiesa Italo-Albanese, la realtà più importante per il mantenimento dei connotati religiosi, etnici, linguistici, culturali nonché identitari della minoranza Arbereshe in Italia. Gli arbëreshë parlano la lingua albanese (gluha arbëreshe) bizantina, nel variante tosco (toskë) parlato in Grecia e Albania meridionale. La lingua Arbereshe in Italia è tutelata dalla legge 482/1999. Si stima che gli Arbereshe d' Italia siano circa 100.000 e costituiscono una delle più antiche e consistenti tra le minoranze etno-linguistiche d'Italia. Per definire la loro "nazione" sparsa usano il termine Arbëria.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Despotato_di_Morea
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Despotato_d%27Epiro
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Epiro
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Arvaniti
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Arb%C3%ABresh%C3%AB
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