Δευτέρα 4 Ιουλίου 2016

ANTICA GRECIA : LA STORIA E LA CULTURA DEGLI GRECI

Antica Grecia (o Grecia antica) è il termine utilizzato per descrivere la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell' Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonché sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. La cultura greca, nonostante la conformazione geografica del continente favorisse l'insorgere di molteplici unità politiche a sé stanti, fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, accomunate dalla stessa lingua e dalla stessa religione. Le prime civiltà di cui si ha notizia per la Grecia antica sono la civiltà egea, quella cicladica e quella micenea, influenzata dalla civiltà minoica, che sorse a Creta nell'età del bronzo. Successivamente l'espansione acheo-ionica si rivolse alle isole egee, causando il crollo della civiltà cretese, e più tardi alle coste dell' Anatolia, come testimoniato dall'epopea omerica della Guerra di Troia. Verso il 1000 a.C., due nuove ondate migratorie, una di incerta origine, i cosiddetti popoli del mare, e una dai Balcani di popolazioni indoeuropee, i Dori, posero fine all' egemonia micenea, causando un periodo di decadenza. All'inizio del V secolo a.C. le guerre persiane opposero i Greci ai Persiani dell' Impero achemenide. Esse furono caratterizzate dalla rivolta delle città greche asiatiche contro la dominazione persiana e l'intervento di Atene in loro favore. Le due spedizioni militari dei sovrani Dario I e Serse costituirono i due principali episodi militari del conflitto, che si concluse con la vittoria delle città greche condotte da Atene e Sparta. Dopo la vittoria sui Persiani, nel 477, Atene, consolidata la propria supremazia navale, si fece promotrice dell'istituzione della Lega di Delo o Lega delio-attica. Intorno al 460 comparve sulla scena ateniese Pericle, capo del "partito" popolare. La crescita della potenza ateniese entrò presto in conflitto con la Lega peloponnesiaca, guidata da Sparta. Un primo scontro tra le due città si concluse nel 445 con una pace trentennale, di poco posteriore alla pace di Callia, stipulata tra Atene e la Persia. La guerra fu combattuta tra il 431 a.C. ed il 404 a.C., con protagoniste Sparta e Atene e le rispettive coalizioni, e fu caratterizzata da tre fasi: nella prima, la fase Archidamica, Sparta effettuò continui attacchi contro l'Attica, mentre Atene utilizzava la propria potente flotta per colpire le coste del Peloponneso. Questo periodo di scontri si concluse nel 421 a.C. con la firma della pace di Nicia; al 415 a.C. risale infatti la spedizione ateniese in Sicilia; nel 413 a.C. si apre la fase Deceleica, caratterizzata dall'intenzione spartana di fomentare moti di ribellione tra le forze sottoposte ad Atene; questa strategia, unita agli aiuti economici provenienti dalla Persia e all'incapacità ateniese di difendersi, portò nel 404 a.C. alla vittoria della Lega del Peloponneso. La guerra del Peloponneso cambiò il volto della Grecia antica: Atene, che dalle guerre persiane aveva visto crescere enormemente il proprio potere, dovette sopportare alla fine dello scontro con Sparta un gravissimo crollo in favore della forza egemone del Peloponneso. Tutta la Grecia interessata dalla guerra risentì fortemente del lungo periodo di devastazione, sia dal punto di vista della perdita di vite umane sia da quello economico. Nel 401 Sparta inviò in Asia un corpo di 13.000 mercenari per sostenere Ciro il Giovane nel suo tentativo di rovesciare il fratello Artaserse II e salire così sul trono dell'impero persiano. Nell'estate del 395 scoppiò la guerra in Grecia e Tebe, Atene, Argo e Corinto si allearono in funzione antispartana, dando vita alla guerra corinzia. Questa si concluse nel 387, con la "pace del re" o trattato di Antalcida, le cui clausole sancivano il dominio persiano sulle città dell'Asia minore e l'autonomia delle città greche della madrepatria. Seguirono altri conflitti tra Sparta e Tebe, fino alla sconfitta spartana nella battaglia di Leuttra (luglio 371). Il risultato della battaglia sancì la fine della supremazia di Sparta, costretta a sciogliere la Lega peloponnesiaca, e l'affermazione di Tebe come potenza egemone in Grecia. La letteratura greca, espressione della Grecia antica e della sua ricchissima cultura, è tra gli elementi fondanti dell'idea moderna di Occidente. Elevatasi fin dalle origini grazie ai capolavori di Omero ed Esiodo, la letteratura greca ha permeato la storia della letteratura con contributi fondamentali in ogni genere letterario, come la poesia, con i versi di Alceo, Saffo,Anacreonte, Pindaro, Callimaco e Teocrito, la tragedia, con i drammi di Eschilo, Sofocle ed Euripide, le commedie di Aristofane, l'oratoria di Isocrate, Lisia e Demostene, e i grandi storici, da Erodoto a Tucidide, a Senofonte, fino a Plutarco. Importante anche il teatro greco. Gli Ateniesi organizzavano alcuni giorni l'anno grandi festività durante le quali i maggiori autori teatrali dell'epoca gareggiavano per conquistare la vittoria. Gli attori, esclusivamente uomini anche nelle parti femminili, indossavano maschere che li rendevano riconoscibili anche a grande distanza. La recitazione era rigorosamente in versi, e alle parti soliste si accompagnava un coro, gruppo di attori che assolveva la funzione di collegamento delle scene, commento e narrazione della trama. La forma d'arte di ispirazione più elevata era considerata la tragedia, i cui temi ricorrenti erano derivati dai miti e dai racconti eroici. Le commedie, di carattere più leggero e divertente, prendevano spesso di mira la politica, i personaggi pubblici e gli usi del tempo. La filosofia greca rappresenta, nell'ambito della storia della filosofia occidentale, il primo momento dell'evoluzione del pensiero filosofico. Dal punto di vista cronologico, si identifica questa fase con il periodo che va dal VII secolo a.C. alla chiusura dell' Accademia di Atene, avvenuta nel 529 d.C. con l'editto di Giustiniano. Attraverso i secoli i grandi pensatori greci da Talete a Pitagora, dai Presocratici a Socrate, daPlatone ad Aristotele, fino ad arrivare alle scuole di pensiero del Cinismo, dello Scetticismo, dell' Epicureismo e dello Stoicismo, hanno costruito i capisaldi del pensiero della civiltà occidentale. L'arte greca ha esercitato un'enorme influenza culturale in molte aree geografiche dal mondo antico fino ai nostri giorni, soprattutto nel campo della scultura e dell' architettura. In Occidente ebbe un forte influsso sull'arte romana imperiale, al punto che quest'ultima ne fu a volte considerata una mera derivazione. In Orientele conquiste di Alessandro Magno avviarono un lungo periodo di scambi tra le culture della Grecia, dell'Asia centrale e dell'India (arte greco-buddhista del Gandhāra), con propaggini addirittura in Giappone. A partire dal Rinascimento, in Europal'estetica e l'alta capacità tecnica dell'arte greca ispirarono generazioni di artisti e fino al XIX secolo; la tradizione classica derivata dalla Grecia ha dominato l'arte all'interno della cultura occidentale.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Antica_Grecia

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