Gregorio Tarcaniota (Gregorio Tracanioto o Tracamoto) fu il catapano d' Italia dal 998 fino al 1006. Di Gregorio Tarcaniota non sono note le origini, l'unica notizia che si conosce di lui prima che fosse catapano è che era protospatario presso la corte di Costantinopoli dell' impero bizantino. Nel 998 l' imperatore bizantino Basilio II (976-1025) lo nominò catapano d'Italia, creando così un nuovo titolo che raggruppava insieme tutte le province italiane. Nel 999 (o nel 1000) Gregorio soffocò le rivolte di Maraldo a Bari e di Teofilatto a Gravina e allontanò la minaccia saracena. Nel dicembre del 999 e nuovamente nel 2 febbraio 1002, ridistribuì e confermò i possedimenti dell' abbazia dei monaci di Montecassino ad Ascoli, concedendo così benefici al clero locale che era filoimperiale. Nel 1001 scacciò il rinnegato Loukas da Pietrapertosa per proteggere il kastron (città fortificata) di Tricarico. Da maggio a ottobre 1002 (o 1003) Bari fu assediata dai saraceni guidati da Loukas: l'intervento dei veneziani guidati dal doge Pietro II Orseolo, accanto ai bizantini, la salvò dall' assedio. Nel 1004 Gregorio fece fortificare e ampliare il castello di Dragonara sul Fortore, facendo innalzare tre torri circolari e una quadrata, successivamente fece rafforzare anche il castello di Lucera. Non si sa se morì nel 1006, quando gli successe Alessio Xifea (1006-1007). Alessio Xifea (Αλέξιος Ξιφίας) era il protospatharius e catapano d' Italia dal 1006 fino alla sua morte, poi divenne il segretario dell'ufficio di Gregorio Tarchaneiotes. Nel marzo del 1007, promulgò un diploma per Alessandro, abate del monastero di S. Giovanni in Lamis (oggi Convento di San Matteo, in agro di San Marco in Lamis), in cui si parla di "Castel Buzzano". Questo diploma è il primo documento che assoggetta gli uomini della terra San Giovanni Rotondo al monastero di San Giovanni in Lamis. Alessio fu ucciso in battaglia da ribelli nel 1007, gli succedette Giovanni Curcuas. Giovanni Curcuas (Ιωάννης Κουρκούας; Giovanni Antipati da Cusira, per il suo titolo di anthypatos;) fu strategos di Samos, poi catapano d'Italia dal 1008 fino alla sua morte. Giovanni Curacas era un generale bizantino di origini armene del quale si sa che era strategos del thema di Samos. Con la morte nel 1007 del catapano Alessio Xiphias, che fu ucciso in battaglia, Giovanni fu promosso dall' imperatore bizantino Basilio II (976-1025) a catapano d'Italia. Egli arrivò a Bari nel maggio 1008. Il 9 maggio 1009 ebbe inizio a Bari una rivolta normanna guidata da Melo di Bari, che si diffuse rapidamente nelle altre città del Catapanato d'Italia. Giovanni morì in battaglia contro i ribelli alla fine del 1009 (o, più probabilmente, all'inizio del 1010). Basilio Argiro, detto il Mesardonite (Basilios Argyros Mesardonites;), è stato un generale bizantino, stratega di Samo e poi catapano d' Italia dal 1010 al 1016. Era membro della famiglia imperiale degli Argiri e forse fratello dello stesso Romano III. Arrivò a Bari nel 1010, nel pieno della rivolta antibizantina di Melo di Bari, nel corso della quale era stato ucciso il catapano Giovanni Curcuas; dopo un lungo e cruento assedio, riconquistò con la forza la città (11 giugno 1011): molti baresi furono uccisi, mentre i capi degli insorti, Melo e Datto, riuscivano a fuggire. Basilio condusse a Bisanzio come prigionieri la moglie di Melo e Argiro, il suo giovane figlio. Per assicurare la fedeltà del Catapanato d'Italia a Bisanzio, pretese formale atto di vassallaggio a nome dell'imperatore da parte del principe Guaimario III di Salerno (ottobre 1011) e da Atenolfo, abate di Monte Cassino e fratello di Pandolfo IV di Capua: con questo riuscì ad ottenere anche che il fuggitivo Datto, fosse costretto a lasciare il sicuro ricetto dell'abbazia benedettina e trovare scampo nelle terre del papa. Morì a Bitonto nel 1017. A Basilio Mesardonite si deve la costruzione (o piuttosto il restauro e l'ampliamento) del palazzo del Catapano di Bari (sul luogo dove oggi è la basilica di San Nicola). Leone Tornicio o Contoleone è stato un generale bizantino che fu strategos di Cefalonia, poi catapano d'Italia dal maggio 1017 fino al settembre dello stesso anno, nel 1047 tentò di usurpare il trono dei basileis. Leone Tornicio nacque in una famiglia di origine armena, territorio che era stato conquistato dall' impero bizantino. Egli era figlio cadetto e fratello di Grigorio I, principe di Taron ed imparentato con la famiglia nobile dei Bagratidi. Entrò nell' esercito bizantino diventando generale bizantino, successivamente divenne strategos di Kephalenia. Nel 1010 accompagnò in Puglia il nuovo catapano Basilio Argiro il Mesardonite. Nel 1016 il catapano Basilio morì e l' imperatore bizantino Basilio II lo sostituì con Leone nominando questi catapano. Egli arrivò a Bari nel maggio del 1017 ma nel frattempo Melo di Bari, appoggiato dai Normanni, aveva organizzato una nuova rivolta. A maggio Leone diede il comando dell' esercito bizantino a Leone Passiano che si scontrò con Melo presso il fiume Fortore ad Arenula; la battaglia ebbe esito incerto, secondo Guglielmo di Puglia, o fu una vittoria per Melo, secondo Leone Ostiense. Visto comunque l'esito non positivo della battaglia, Tornicio Contoleone decise di prendere egli stesso il comando dell'esercito, che condusse presso Civita, dove ci fu una seconda battaglia contro Melo; quest'ultimo vinse, anche se Lupo Protospata e un cronista anonimo dicono che fu Melo a essere sconfitto. A giugno, nei pressi di Troia, Leone fu nuovamente sconfitto da Melo: secondo le fonti Tornicio avrebbe abbandonato ignominiosamente il campo di battaglia (fuit inde secutus Turnicius, sed terga dedit victusque recessit, scrive Guglielmo di Puglia). Melo si trovò così la strada aperta fino a Trani, dove arrivò a settembre. Vista l'inettitudine dimostrata, Basilio II depose Leone in favore di Basilio Boioannes. Su diversi anni della vita di Tornicio poco si sa ma nel 1047 egli tornò a fare notizia, guidando una rivolta armata dei themata occidentali. Fu nominato imperatore dai suoi soldati ed avanzò alla volta di Costantinopoli. L'imperatoreCostantino IX Monomaco, nonostante la sua cattiva salute, condusse di persona la difesa della capitale dell' impero bizantino radunando l' esercito dei themata orientali. Leone Tornicio diede l'assaltò alla città due volte, ma non ebbe successo e quindi ritirò l'esercito, ma le truppe fedeli all'imperatore lo sconfissero in campo aperto il 14 settembre. Leone fu catturato e accecato il 25 dicembre e da questo momento non ci sono più sue notizie.
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gregorio_Tarcaniota
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessio_Xifea
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Curcuas_(catapano)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Basilio_Argiro_il_Mesardonite
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Leone_Tornicio
Πηγή: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gregorio_Tarcaniota
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessio_Xifea
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Curcuas_(catapano)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Basilio_Argiro_il_Mesardonite
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Leone_Tornicio
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