La battaglia di Cuma del 474 a.C. fu uno scontro navale combattuto a Cuma tra la flotta siceliota siracusana, guidata da Ierone I di Siracusa, e quella etrusca. Con questa vittoria i sicelioti posero fine all'espansione etrusca nell'Italia ellenica e assestarono un duro colpo all'influenza politica che essi esercitavano in Italia continentale. Della situazione che si creò approfittarono i Romani, iSanniti e i Galli. L'evento fu di fondamentale rilievo per i siracusani, tanto da permettere ad alcuni di accostarla per importanza a quella di Salamina. Nel 415 a.C. gli Etruschi appoggeranno la fallimentare spedizione siciliana degli ateniesi controSiracusa: ciò contribuirà ulteriormente al loro declino e alla loro fine. Mentre con questa vittoria, e con le altre contro Atene e Cartagine, i sicelioti di Siracusa prendevano sempre più potere nel Mediterraneo.
Cronista della battaglia fu il poeta Pindaro che assistette agli scontri a bordo di un'imbarcazione siracusana. Geróne (in lingua greca Ιέρων) o Ieróne (... – Katane, 467 o 466 a.C.) è stato tiranno di Gela dal485 o 484 a.C. al 478 o 477 a.C. e, successivamente, tiranno di Siracusa, fino alla morte. Figlio secondogenito di Dinomene di Gela, Gerone è noto per essere stato un abile mecenate: portò infatti alla corte aretusea alcuni tra i più grandi letterati in auge a quel tempo, tra i quali Pindaro ed Eschilo. Intraprese diverse battaglie come comandante dell'esercito siracusano, di cui la più nota è loscontro navale di Cuma, avvenuto nel 474 a.C. in acque italiche contro gli Etruschi, sui quali riportò una importante vittoria, spesso interpretata come causa o concausa della definitiva crisi dell'antico popolo dell'Etruria. Alle falde dell'Etna Ierone rifondò Katane e la ribattezzò Aitna. Il centro divenne sul finire del suo governo la sua dimora fissa, tanto che il tiranno verrà soprannimanto da Eschilo "Ierone l'Etneo" e nel centro etneo morirà. Viene indicato come "Gerone I" per distinguerlo da Gerone II (o Ierone II), tiranno di Siracusa dal270 al 215 a.C. Nel 474 o nel 473 a.C., Gerone entra in guerra a fianco dei Cumani contro gli Etruschi, probabilmente Etruschi campani che razziavano le poleis della Magna Grecia, come sembrano indicare la conquista delle Isole Eolie, i saccheggi operati contro Cuma, le fortificazioni edificate da Anassilao. Cuma chiede aiuto a Siracusa e Gerone riporta una grande vittoria, nella battaglia di Cuma. Il tiranno siracusano ha anche agio di installare una guarnigione a Pitecussa, che però, anche a motivo di attività eruttive, non dura a lungo. Dopo la difesa di Locri, l'aiuto ai Sibariti e la lotta ai Crotoniati, la battaglia per Cuma rappresenta il culmine dell'attività di Gerone all'estero, che si qualifica soprattutto per l'interesse per l'area tirrenica. Non è però facile indicare la misura del successo di queste ambizioni siracusane, anche perché Siracusa non impone i propri tipi monetali, né cerca di strappare tributi alle terre controllate, né, a quanto pare, sospende i rapporti commerciali con gli Etruschi. La politica siracusana nel Tirreno trova un appoggio in Micito, reggente per conto dei figli di Anassilao, il quale fonda Pissunte, probabilmente contro Elea, e si allea con Taranto in chiave anticrotoniate. Ma la sconfitta di Taranto per mano degli Iapigi provoca la caduta di Micito, sollecitata dallo stesso Gerone.
Πηγη: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ierone_I
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Cuma_(474_a.C.)
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Ελληνική ιστορία και προϊστορία
Σάββατο 18 Ιουλίου 2015
La battaglia di Cuma del 474 a.C. - Vittoria i sicelioti contra Etrusci
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