San Nicola veneratissimo tra cattolici, ortodossi e protestanti è considerato il protettore delle ragazze e dei naviganti. La vicenda del trafugamento della salma è adombrata da sospetti circa l'attendibilità storica del fatto. La tradizione vuole che quando Myra cadde in manomusulmana, Bari e Venezia, città rivali, entrarono in competizione per il possesso delle reliquie. È noto che la spedizione barese formata da 62 marinai, battendo sul tempo i Veneziani, riuscì ad impadronirsi per prima delle spoglie del Santo, che il 9 maggio 1087, furono depositate in una Chiesa di benedettini sotto la custodia dell'abate Elia. La leggenda narra altresì che le spoglie furono collocate nel luogo in cui si fermarono i buoi che trainavano il corpo del Santo. L'abate (poi vescovo di Bari) iniziò la costruzione di una nuova Chiesa. L'edificazione terminata entro poco, consentì la consacrazione che fu operata nel 1089 da papa Urbano II. Solo dopo fu edificata l'attuale basilica romanica. Ancora oggi sono custodite, sotto l'altare della cripta, le ossa del Santo patrono della città. Proprio da queste ossa i monaci avrebbero estratto un liquido dalle potenzialità taumaturgiche, chiamato manna. A questa vicenda vanno ricondotte le qualità di taumaturgo attribuite a san Nicola. Toponimi: Βαριον in greco, Barium in latino. Non sono chiare le origini di Bari, ma da quanto emerso dagli scavi nell'area della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'età del bronzo, appartenente al popolo dei Peucezi. In epoca greca, la città assunse il nome di Barion.
Entrata a far parte del dominio romano, nel III secolo a.C. come municipium, Barium si sviluppò in seguito alla costruzione della via Traiana. Dal IV secolo fu sede episcopale e dopo la caduta dell'impero romano fu contesa tra Longobardie Bizantini (l'attuale struttura della "città vecchia" risale a quest'epoca, e si articola intorno alla corte del Catapano). Successivamente fu in mano dei Berberi (dall'847 all'871 fu sede di un emirato) e quindi dei duchi longobardi di Benevento. Nell'875 tornò ai Bizantini che la crearono capitale del thema di Langobardia, comprendente l'Apulia e la Calabria. Liberata, dopo sei mesi di assedio dei Saraceni, dalla flotta veneziana, nel 1002 si ribellò sotto la guida di Melo di Bari (nobile barese) al governo fiscale del catapano bizantino, riuscendo nel1018 ad ottenere la propria autonomia. Ultimo possedimento bizantino in Italia, nel 1068, la città di Bari fu assediata dai normanni, che la strapparono ai bizantini nel 1071, e nel 1087 vi furono portate le spoglie di san Nicola di Myra. Tra il XII e il XIV secolo fu porto di partenza per le Crociate. Nel 1098 nella cripta della nuova basilica di san Nicola, si riunì il concilio presieduto da papa Urbano II, al quale intervennero oltre 180 vescovi riunitisi per discutere di problemi dogmatici inerenti ai rapporti tra la Chiesa ortodossa e Chiesa Romana all'indomani del Grande Scisma. Distrutta da Guglielmo il Malo nel 1156, tornò a rifiorire in epoca sveva, intorno al castello fatto erigere da Federico II su preesistenti fortificazioni normanne. Un lungo periodo di decadenza (dovuta soprattutto alla politica vessatoria dei governi dominatori) caratterizzò la città sotto le dominazioni di Alduino Filangieri di Candida, Maestro della Regia Corte e Giustiziere di Bari dal 1284, e quelle angioina, aragonese e spagnola, interrotto dallo splendore sotto gli Sforza, con le duchesse Isabella d'Aragona e Bona Sforza. Bari subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l'ampliamento del porto e un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell'entroterra, molto richiesti sui mercati esteri.
Πηγη: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bari#Et.C3.A0_antica_e_medievale
Entrata a far parte del dominio romano, nel III secolo a.C. come municipium, Barium si sviluppò in seguito alla costruzione della via Traiana. Dal IV secolo fu sede episcopale e dopo la caduta dell'impero romano fu contesa tra Longobardie Bizantini (l'attuale struttura della "città vecchia" risale a quest'epoca, e si articola intorno alla corte del Catapano). Successivamente fu in mano dei Berberi (dall'847 all'871 fu sede di un emirato) e quindi dei duchi longobardi di Benevento. Nell'875 tornò ai Bizantini che la crearono capitale del thema di Langobardia, comprendente l'Apulia e la Calabria. Liberata, dopo sei mesi di assedio dei Saraceni, dalla flotta veneziana, nel 1002 si ribellò sotto la guida di Melo di Bari (nobile barese) al governo fiscale del catapano bizantino, riuscendo nel1018 ad ottenere la propria autonomia. Ultimo possedimento bizantino in Italia, nel 1068, la città di Bari fu assediata dai normanni, che la strapparono ai bizantini nel 1071, e nel 1087 vi furono portate le spoglie di san Nicola di Myra. Tra il XII e il XIV secolo fu porto di partenza per le Crociate. Nel 1098 nella cripta della nuova basilica di san Nicola, si riunì il concilio presieduto da papa Urbano II, al quale intervennero oltre 180 vescovi riunitisi per discutere di problemi dogmatici inerenti ai rapporti tra la Chiesa ortodossa e Chiesa Romana all'indomani del Grande Scisma. Distrutta da Guglielmo il Malo nel 1156, tornò a rifiorire in epoca sveva, intorno al castello fatto erigere da Federico II su preesistenti fortificazioni normanne. Un lungo periodo di decadenza (dovuta soprattutto alla politica vessatoria dei governi dominatori) caratterizzò la città sotto le dominazioni di Alduino Filangieri di Candida, Maestro della Regia Corte e Giustiziere di Bari dal 1284, e quelle angioina, aragonese e spagnola, interrotto dallo splendore sotto gli Sforza, con le duchesse Isabella d'Aragona e Bona Sforza. Bari subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l'ampliamento del porto e un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell'entroterra, molto richiesti sui mercati esteri.
Πηγη: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bari#Et.C3.A0_antica_e_medievale
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